Il Piede

L’attenzione che riservo al piede è motivata dal fatto che esso, al giorno d’oggi, è la parte del corpo che soffre più di tutte a causa delle nostre scelte che riguardano le calzature basate sull’estetica e non sulla funzione, e delle abitudini di movimento in contrasto con le esigenze del nostro organismo.


In ogni istante in cui non sediamo o dormiamo, il piede, anzi i piedi, sono l’unico punto di contatto tra noi ed il terreno, in gran parte responsabili della gestione di tutte le forze in gioco; ne consegue che una loro scarsa funzionalità si ripercuote negativamente su tutto ciò che gli sta sopra.

Facendo leva sull’infinita quantità di sensazioni che scaturiscono nell’allievo dalla presa di coscienza del piede, delle dita e del suo appoggio, prima in maniera localizzata e poi in relazione a tutto il resto, si va a migliorare la qualità dei suoi movimenti in generale.

Poiché siamo degli organismi altamente complessi, il mio intervento non si limita soltanto al piede, secondo un’ottica riduzionistica, ma si estende ben oltre andando ad includere tutti gli altri sistemi che ci caratterizzano.

In quest’ottica la rieducazione dell’appoggio, seppur molto importante, non è altro che uno dei tanti tasselli dell’intricato puzzle che costituisce la costruzione del miglior percorso di crescita di ogni essere umano.